730 precompilato: per le spese mediche non modificate viene meno l’obbligo di conservazione.
Per il 730 2023 precompilato presentato tramite intermediari – Caf o professionisti –vale ora lo stesso principio già applicato al modello presentato in proprio: se si aggiunge o modifica una spesa medica, i controlli formali del Fisco potranno avvenire solo sui documenti di spesa che non erano stati precaricati, e non dovranno essere conservati i documenti riferiti ai dati delle spese sanitarie precaricate che non risultano modificati. Per il resto, quando il 730 viene presentato tramite Caf o professionisti – e le modifiche incidono sul reddito o sull’imposta – i controlli documentali avvengono su tutti gli oneri detraibili e deducibili: sia quelli modificati, sia quelli già inseriti dalle Entrate.
I vantaggi per chi accetta
Chi accetta il modello senza variazioni – o con variazioni che non incidono sul tributo o sul reddito – non subirà controlli documentali. Con quattro eccezioni:
- l’esonero riguarda solo gli oneri detraibili o deducibili comunicati alle Entrate da soggetti terzi;
- l’Agenzia delle Entrate potrà controllare i dati comunicati dai sostituti d’imposta tramite le certificazione uniche;
- l’Agenzia potrà sempre chiedere i documenti necessari a verificare i requisiti soggettivi per beneficiare delle agevolazioni;
- rimane la possibilità di effettuare accertamenti fiscali.
Conservazione fino al 2028
Quando bisogna aggiungere un’agevolazione o correggerne una già inserita dal Fisco, le cose cambiano. Nel caso del fai-da-te, saranno effettuati i controlli documentali relativamente ai soli documenti che hanno determinato la modifica. Sarà, quindi, necessario conservare fino al 31 dicembre 2028 il documento di spesa e la prova del pagamento con un mezzo tracciabile.