Investimenti nel Mezzogiorno: al via le domande
A partire dall’8 giugno è possibile la trasmissione telematica delle istanze per richiedere il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno per le spese sostenute nel 2023.
Nel nuovo modello è possibile indicare solo gli investimenti eseguiti nel 2023; non sono più riportabili, quindi, gli investimenti fatti nelle annualità precedenti. Ciò vuol dire che quelle imprese che hanno la necessità di rettificare il credito d’imposta eventualmente già concesso nel corso del 2022, e che lo hanno maturato solo nel 2023, dovranno presentare due modelli: un primo modello rettificativo del precedente modello, per rettificare in diminuzione il credito d’imposta già concesso, ed un secondo per richiedere il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nel 2023.
Per gli investimenti effettuati nel 2022, la domanda va presentata entro il 31 dicembre 2023. Per gli investimenti effettuati a partire dal 1 gennaio 2023 la domanda va presentata entro il 31 dicembre dell’anno successivo all’effettuazione dell’investimento.
Il credito d’imposta, se concesso, può essere utilizzato solo in compensazione a partire dal 5 giorno successivo all’autorizzazione alla fruizione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Sono agevolabili gli acquisti di beni strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrezzature varie) destinati a impianti produttivi già esistenti o che vengono impiantati nelle regioni del mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
Possono accedere al credito d’imposta gli investimenti in beni strumentali per la creazione di un nuovo stabilimento, l’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, la diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati prima, un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.