Bonus barriere architettoniche

Bonus barriere architettoniche

Cos’è

La normativa tributaria prevede agevolazioni per coloro che effettuano interventi volti a superare e ad eliminare le barriere architettoniche in edifici già esistenti, inclusi gli interventi per l’automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari.

Quali interventi

Gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal DM 236/1989, che detta le prescrizioni tecniche al fine del superamento delle barriere architettoniche.

Gli interventi possono essere realizzati sia sulle parti comuni che sulle singole unità abitative e si riferiscono a diverse categorie di lavori quali, ad esempio, la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti), il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori), il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici. Non è necessaria la presenza di un disabile nell’immobile oggetto degli interventi. (circolare Agenzia delle Entrate del 28.07.2022 paragrafo Lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche pag.39).

Come e quando

Per le spese sostenute tra il 1 gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2025, viene riconosciuta una detrazione del 75% ripartita in 5 quote annuali di pari importo, nella dichiarazione dei redditi dell’anno di sostenimento della spesa e di quelli successivi.

La spesa massima su cui calcolare la detrazione è:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Dal 17 febbraio 2023 non è più prevista la cessione del credito o lo sconto in fattura.